«Questa notte una ragazzina di 16 anni, Beatrice Papetti, è stata ammazzata a Gorgonzola da un pirata della strada. Un uomo privo di coscienza che dopo averla colpita a folle velocità quella velocità l’ha aumentata per fuggire dalla sua responsabilità. Da un omicidio, non da un incidente. Smettiamo di chiamarli incidenti, diamo alle parole verità. E alla vita umana un prezzo che non ne svaluti il valore. In tutta fretta, senza slittamenti che invece sono all’ordine del giorno, si fanno decreti per mettere in libertà i delinquenti. Quella delle carceri è un’emergenza.
Che cos’è quella che ancora oggi uccide 10 persone al giorno la cui gran parte sono giovani? La sicurezza stradale è una priorità ancora più grande perché sulle strade la gente muore o rimane invalida per sempre. Occorre massima severità per chi non osserva le regole della strada ancora prima che arrivi a uccidere e dopo, quando l peggio è accaduto, le pene devono essere effettive. Non come oggi dove ci troviamo di fronte a persone che uccidono e poi vanno al mare con una bella pacca sulla spalla e un bel “non farlo più”. Basta. Occorre introdurre il reato di omicidio stradale, che può restare anche nell’ambito dell’omicidio colposo, come da nostra proposta di legge, ma che è necessario per dare a un fenomeno che vede coinvolti tutti i cittadini regole proprie e il disvalore sociale enorme che ha nella realtà ma al quale la legge e la sua applicazione non risponde».
È quanto dichiara Barbara Benedettelli, responsabile nazionale dell’Area Tutela Vittime della Violenza di Fratelli d’Italia.
Roma, 10 luglio 2013