fbpx

«Accoglienza, diritti e integrazione, una spolverata di Papa Francesco, qualche incursione sul tema della cittadinanza, linguaggio politicamente corretto: è stato questo il prevedibile menù  dell’intervento della Kyenge a Bruxelles. Anziché reclamare a gran voce una piena solidarietà europea nella gestione dei flussi migratori, il rafforzamento della missione Frontex, la revisione del regolamento di Dublino che scarica sugli Stati di primo arrivo tutto il peso dei richiedenti asilo, la trasformazione in obbligatorio di quell’accordo volontario sulla distribuzione dei rifugiati. Anziché difendere le nostre Forze Armate che anche oggi, come spesso accade, hanno salvato la vita di trecento disperati a distanza siderale dalle coste di Lampedusa, anziché rispondere per le rime ad eurodeputati stranieri ignoranti e in malafede che criticavano l’Italia perché a loro dire non avrebbe un accordo con la Tunisia. Anziché fare tutto questo, da Ministro della Repubblica italiana, la Kyenge ha replicato il solito copione buonista. Passi per la sinistra, ma ci chiediamo come faccia il PdL ad accettare ancora che il Ministro Kyenge imperversi in Italia e in Europa, dando continui messaggi di lassismo che non fanno altro che contribuire ad aumentare i flussi di disperati diretti verso le nostre coste. Chi lancia questi messaggi è complice morale delle morti in alto mare e non basta una corona di fiori papale per lavare la loro coscienza». 

È quanto ha dichiarato l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza, a margine della Commissione Libertà Civili che oggi a Bruxelles ha ospitato il ministro Kyenge. 

Milano, 9 luglio 2013

 

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social