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“Sfidiamo il Parlamento, la Corte Costituzionale e il Presidente della Repubblica, al quale pure abbiamo chiesto un incontro: basta privilegi per chi, avendo avuto responsabilità, gode di pensioni d’oro che, in base ad una sentenza della stessa Consulta, non possono essere gravate di tagli nella parte eccedente i 90 mila euro”. 

Lo dice Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, nel corso della conferenza stampa a Montecitorio con Ignazio La Russa e Guido Crosetto, per l’annuncio di una proposta di legge in materia di trattamenti pensionistici. La proposta stabilisce che i trattamenti pensionistici che eccedono di almeno dieci volte il minimo sono corrisposti, per la parte che eccede il minimo moltiplicato per dieci, “solo in base a quanto effettivamente versato e maturato secondo la determinazione basata sul metodo contributivo”. I risparmi conseguiti, sono quindi “riassegnati al bilancio dello Stato e destinati a misure di perequazione delle pensioni minime e di invalidità”.

“Vogliamo toccare i privilegi infami di alcuni – ha aggiunto Meloni – per aiutare la povera gente”. L’ex ministro della Gioventù ha specificato che la “sfida” investe il Parlamento, “che è troppo silenzioso in materia”, la Corte Costituzionale, “per cui è superfluo ricordare che sono tutti pensionati d’oro” e lo stesso Giorgio Napolitano, al quale “abbiamo chiesto un appuntamento” ancora senza esito ma la cui moral suasion può essere importante per darci una mano” in questa battaglia che “è espressione anche di un preciso impegno assunto sulla base del programma di Fratelli d’Italia e su cui chiediamo attenzione da parte della maggioranza e del governo”.

E Guido Crosetto, nel presentare la proposta di legge di Fratelli d’Italia per fissare un tetto alla tassazione in Costituzione, con una riforma dell’art. 53 della Carta ha sottolineato che “a far da contraltare al pareggio di bilancio deve esserci un tetto alla possibilità di tassare i cittadini. I tedeschi hanno deciso di fissarlo annualmente. Noi, visto che siamo in Italia, pensiamo che debba essere stabilito in Costituzione che la tassazione non può andare oltre il 40% del Pil. Deve essere il massimo della tassazione possibile a determinare il massimo di spesa pubblica” e non le esigenze della spesa pubblica a far variare la tassazione”.

Scarica le due proposte di legge: 

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici

Modifiche all’articolo 53 della Costituzione in materia di pressione fiscale

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