«Il sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture Vincenzo De Luca, dopo aver bloccato per anni la costruzione del termovalorizzatore nella sua città, ha improvvisamente cambiato idea. Ha infatti dichiarato che “se ce lo chiede Roma, allora le cose cambiano”. Il ragionamento ha del surreale: se una struttura è necessaria per i cittadini della Campania non si fa; se invece la chiede Roma, allora si può fare. Il criterio per decidere se realizzare o no un termovalorizzatore, secondo De Luca, non è quindi quello della necessità o meno dell’opera, bensì da dove provenga la richiesta di costruirla. La giravolta del viceministro ha luogo dopo che la Commissione europea ha deciso di denunciare l’Italia alla Corte di giustizia europea per non avere adeguato la gestione dei rifiuti in Campania alle norme continentali. Per l’Italia si tratta di una questione che rischia di costare 25 milioni di euro e 250 mila euro al giorno, da quello della sentenza fino a quando il Paese non avrà adempiuto ai suoi doveri. E uno dei maggiori responsabili di questa procedura d’infrazione è proprio il viceministro De Luca che, da sindaco di Salerno, insieme al suo collega di Napoli De Magistris, ha impedito la realizzazione dei termovalorizzatori che l’Europa ci chiedeva, salvo cambiare idea perché “ce lo chiede Roma”. Riguardo alla procedura d’infrazione Ue per la gestione dei rifiuti campani, Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando».
È quanto ha dichiarato Marcello Taglialatela, deputato di Fratelli d’Italia.
Roma, 21 giugno 2013