fbpx

Massimo Corsaro (FdI) è intervenuto nell’aula della Camera in risposta a un’informativa urgente del ministro dell’Interno Angelino Alfano sui recenti sbarchi di migranti a Lampedusa e in altre aree costiere.

Corsaro ha ricordato al ministro che “nelle ultime settimane si è verificata un’improvvisa e pericolosa recrudescenza di sbarchi, rispetto a una continua diminuzione del fenomeno nel quinquennio precedente. Forse ciò è accaduto perché è mancato un messaggio di determinata volontà di difendere l’accesso al territorio e di esigere il rispetto delle regole dello Stato. Al contrario, il messaggio governativo, da qualche mese, sembra basato sul lassismo, sul perdonismo, sull’automatismo nell’acquisizione della cittadinanza.

Nella breve, ma fin troppo lunga, esperienza di questo governo – ha continuato Corsaro – una sua collega dell’esecutivo ha lanciato messaggi di comprensione, di perdonismo anticipato agli immigrati clandestini, legittimandoli per la difficoltà di rispettare le regole che lo Stato si è dato per il governo del territorio”.

Corsaro ha quindi invitato il ministro Alfano, anche in quanto segretario di un partito azionista del governo, ad agire in continuità di azione con il quinquennio precedente e a ricordare ai Paesi partner dell’Ue che le responsabilità in materia di immigrazione devono essere comuni.

“L’Italia – ha concluso Corsaro – è il naturale porto di approdo per gli immigrati clandestini, e non può permettersi di diventare il ricettacolo di tutta la disperazione del mondo, anche perché i suoi stessi cittadini sono in difficoltà. Dobbiamo usare le nostre forze per governare le modalità di accesso alle nostre acque territoriali. Un governo spagnolo di sinistra, l’esecutivo Zapatero, aveva usato la flotta per respingere, all’ingresso delle acque territoriali, chiunque avesse voluto entrarvi clandestinamente. Si trattava di un governo progressista, di sinistra come gran parte di questo esecutivo, e potrebbe fungere da esempio per un’azione di contrasto all’immigrazione clandestina”.

Roma, 19 giugno 2013

Condividi

Facebook

NEWSLETTER

Social