“Bene l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo. Meno bene il lungo elenco di raccomandazioni che la Commissione Europea indirizza al governo italiano: una lista di adempimenti che, se non fosse per una genericità e banalità da far impallidire l’indimenticata relazione dei saggi che hanno spianato la strada al governo Letta, farebbe sobbalzare. C’è una questione centrale, di nome sovranità. Un conto è rispettare i trattati e impegnarsi al contenimento del deficit, così come applicare normative europee cui l’Italia è tenuta ad attenersi al pari degli altri Stati membri; altro conto sono le previsioni specifiche su tanti temi sui quali l’Ue non ha nessun titolo per interferire. Questo è il giorno del bastone e della carota e nessuno reagisce, ma mi auguro che da domani la politica italiana abbia un sussulto di dignità e rivendichi con forza i suoi spazi anche rispetto alle indebite invasioni di campo di un organo dalla scarsissima legittimazione democratica quale è la Commissione Europea. Se non vogliamo che le prossime elezioni europee vedano tassi di astensionismo sempre più alti o, al contrario, si trasformino in un referendum pro o contro l’Europa, bisogna mettere dei paletti e riaffermare quel poco di sovranità nazionale che ci rimane».
È quanto dichiara l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza.
Roma, 29 maggio 2013