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È stata presentata oggi da Ignazio La Russa, fondatore di Fratelli d’Italia, la proposta di legge per l’istituzione del reato specifico di “omicidio colposo conseguente alla violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale”. Ad annunciarlo con soddisfazione è Barbara Benedettelli, responsabile del Dipartimento Tutela Vittime della Violenza di Fratelli d’Italia e presidente dell’Associazione “L’Italia Vera”, che ha fortemente voluto questo risultato.

“In sostanza – spiega Benedettelli – proponiamo di aggiungere all’articolo 589 del Codice Penale, rubricato come ‘omicidio colposo’, un articolo 589 bis che disciplini esclusivamente gli omicidi colposi stradali, distinguendoli da altre tipologie, come ad esempio quelli sul posto di lavoro, e che preveda altresì, in aggiunta alla guida sotto effetto di alcol e stupefacenti, una serie di aggravanti finora non contemplate, come passare con il semaforo rosso, andare a velocità superiore della metà rispetto limite consentito sul tratto di strada interessato o non rispettare la precedenza dei pedoni che attraversano sulle strisce. Altrettanto significativa è la proposta relativa all’inserimento di uno specifico articolo del Codice Penale anche per quanto concerne le lesioni colpose conseguenti alla violazione delle norme del Codice della Strada. Ad oggi, infatti, tali controversie sono di competenza del Giudice di Pace e chi, ad esempio, mette sotto qualcuno condannandolo alla sedia a rotelle, viene punito esclusivamente con una sanzione pecuniaria di 3.000 euro al massimo. La nostra proposta prevede invece che chiunque, in violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale, cagiona ad altri colpevolmente una lesione personale, sia punito con la reclusione da 6 mesi a un anno. È ora di dare un valore e un peso differenti a questo tipo di reati perché non è più tollerabile che ci siano 11 persone al giorno che vengono uccise sulle nostre strade a causa della mancanza di rispetto e dell’inciviltà degli altri. E’ anche quella una forma di violenza che va combattuta. Smettiamo una buona volta di chiamarli incidenti. In questa direzione va proprio la proposta di legge che abbiamo presentato oggi che, insieme a una serie di strategie di prevenzione da attuare al più presto, va incontro anche all’obiettivo dell’Unione Europea di dimezzare le vittime entro il 2020”.

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