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La contestazione subita stamane all’Università La Sapienza da parte dei soliti gruppettari comunisti non mi preoccupa, anzi, m’inorgoglisce perché disprezzo senza appello l’intolleranza ottusa che da decenni li anima. Ma non accetto, e pretendo che le istituzioni facciano la loro parte per estirpare il fenomeno, che studenti universitari promotori di una meravigliosa iniziativa sul futuro dell’Ilva di Taranto, con la partecipazione mia, di un collega dei Verdi e di tre autorevoli docenti universitari, vengano minacciati, disturbati e infine malmenati. L’Università non può più essere un feudo di quattro gatti che si arrogano il potere di decidere chi abbia diritto di parola e di iniziativa poltica, con l’aggravante dell’uso della violenza. Era già successo pochi mesi fa a Scienze politiche, è accaduto di nuovo stamane a Giurisprudenza. Ora basta. Ho presentato subito un’interrogazione parlamentare sui gravi episodi cui ho assistito stamane per capire come il Ministero degli interni intenda debellare un fenomeno tristemente noto, e colpevolmente tollerato, da decenni.

 

E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli.

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