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«Anche la magistratura boccia il redditometro e il regime di polizia fiscale del governo Monti. La sentenza del tribunale di Napoli conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: è inaccettabile che lo Stato metta in piedi degli strumenti vessatori che invadono prepotentemente la sfera privata dei comuni cittadini, sindacare le abitudini, le spese quotidiane e sapere quanto del proprio reddito gli italiani dedicano alle spese alimentari, all’abbigliamento, alle vacanze. Lo Stato farebbe meglio a dedicare tutte queste attenzioni ed energie a contrastare l’evasione lì dove c’è, prevalentemente nei comportamenti illeciti di big company, multinazionali e banche. Si può partire dall’elusione delle multinazionali denunciata nell’ultimo incontro del G20 e che per la sola Italia è stimata in circa 15 miliardi di euro, più dell’intero importo recuperato ogni anno dall’intero contrasto all’evasione fiscale».

È quanto dichiara Giorgia Meloni, fondatore di Fratelli d’Italia.

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