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Vogliamo la separazione tra banche commerciali e banche d’investimento, perché quando i cittadini portano i soldi allo sportello devono sapere come verranno utilizzati quei soldi: se verranno gettati nella bisca dell’azzardo finanziario e messi a forte rischio, o se verranno custoditi con cautela e fatti fruttare per rilanciare l’economia del paese, come prestiti per i mutui, come volano per le imprese che devono fare investimenti. Questo è quello che vogliamo e siamo qui, sotto la sede romana della Banca d’Italia,

dove si interfacciano i due poteri: quello della Banca d’Italia che deve vigilare sul sistema del credito e quello del Ministero dell’Economia che deve dare gli indirizzi politici, fare le leggi ed applicarle fino in fondo con i decreti che non hanno mai voluto scrivere. Perché non hanno mai voluto scrivere un decreto che riportasse la proprietà della Banca d’Italia e le quote oggi detenute dalle banche private, nelle mani dello Stato o di Istituzioni pubbliche!? Questo è quello che vogliamo. Votando Fratelli d’Italia, con la nuova maggioranza di centrodestra che avrebbe Fratelli d’Italia come protagonista, vogliamo fare la riforma del credito, fare in modo che Banca d’Italia abbia più autonomia dalla politica, dagli Istituti privati, per poter svolgere fino in fondo la sua missione di controllo.

 

E’ quanto dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Marco Marsilio, nel corso del sit-in che si è tenuto stamane davanti al Palazzo di vetro della Banca d’Italia, in via XX Settembre, contro le speculazioni finanziarie degli istituti di credito e per chiedere la separazione fra banche commerciali e banche d’affari. Roma, 22 febbraio 2013

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