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Siamo qui perché sul tema del sovraffollamento delle carceri parlano tutte le forze politiche, ma con un’unica visuale: quella dei detenuti, ma quasi mai si parla delle forze dell’ordine che si trovano a scontare in prima persona questa situazione, a fare doppio lavoro senza doppio organico. I servitori dello stato pagano il problema del sovraffollamento senza colpi di spugna o amnistie, che francamente lasciano nella popolazione civile una sensazione di impunità che disincentiva il contrasto dei fenomeni criminali.

Questa situazione potrebbe risolversi facendo tre cose: è prioritario che i magistrati smettano di abusare della carcerazione preventiva, intensificando e migliorando gli accordi bilaterali affinché i cittadini stranieri possano scontare le pene nei loro paesi di provenienza, infine utilizzando pene alternative per i reati minori, che siano lavori socialmente utili, il braccialetto, o gli arresti domiciliari. La reclusione deve essere considerata come estrema ratio, invece ora é la norma. È questa piramide che va rovesciata.

E’ quanto dichiara il deputato di ‘Fratelli d’Italia’ e portavoce della coalizione di centrodestra alla Regione Lazio, Marco Marsilio, a margine dell’incontro che l’On. Giorgia Meloni ha tenuto questa mattina presso la nuova struttura del Carcere di Rebibbia con le organizzazioni sindacali.

Roma, 21 febbraio 2013

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