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I pesanti tagli previsti nel bilancio Ue dimostrano un altro fallimento del professor Monti. Purtroppo la crescita resta il capitolo dove si concentrano maggiormente le riduzioni di budget: infrastrutture, innovazione e ricerca verranno decurtati di circa 13,84 miliardi e a rimetterci sarà principalmente la nostra Nazione. L’accordo raggiunto mortifica la crescita economica dell’intera Europa perché è necessaria un’equità distributiva non solo formale ma anche sostanziale soprattutto per il nostro Paese in termini di sviluppo e coesione; ad esempio l’innovazione e la ricerca non sono tenuti nella giusta considerazione. La verità, dunque è che il professor Monti non torna da Bruxelles vittorioso ma allineato alla sterile austerity della Merkel. Purtroppo la coesione e la competitività europea rimangono offuscati dal cieco rigore.

 

E’ quanto dichiara l’eurodeputato di ‘Fratelli d’Italia – Centrodestra nazionale’, Marco Scurria

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