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Comprendiamo le ragioni di partito di Fassina, ma difendere l’indifendibile è troppo anche per chi segue alla lettera il manuale del bravo militante. Un grande partito come il Pd non può liquidare una vicenda come quella di Mps scaricando le responsabilità sui manager che esso stesso ha nominato, né declassare speculazioni finanziarie portate avanti nella gestione di una delle maggiori banche italiane come ‘eccessi di localismi’. E’ vero, la magistratura accerterà in maniera puntuale e mirata

gli eventuali reati penali, ma qui c’è in ballo l’affidabilità della classe dirigente di un partito che tra un mese vorrebbe governare l’Italia. Delle due l’una: o il Pd è dentro fino al collo a questa storia, oppure deve rispondere agli italiani di totale inefficienza e totale inadeguatezza a governare. E un economista competente come Fassina non può far finta di non saperlo: su questo prenda esempio da Renzi.

 

 

 

 

E’ quanto dichiara il vicecapogruppo al Senato di ‘Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale’, Alberto Balboni.

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