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Una cosa è certa, siamo di fronte ad enorme porcata. Quella del Mps è una vicenda che racchiude molteplici coincidenze: una carenza di controlli – da stabilire se dolosa o colposa – da parte della Banca d’Italia; un istituto italiano che ha una chiara matrice proprietaria di natura politica;

una Fondazione, proprietario dell’Istituto, chiara emanazione della politica, in grado di determinare quali investimenti il Monte dei Paschi doveva realizzare o quali sindaci dovevano godere di linee di credito. Il tutto, nel quadro di un chiaro disegno politico di controllo finanziario del territorio. Se a tutto questo poi aggiungiamo il piccolo dettaglio che il governo Monti si è mobilitato per erogare rimborsi e contributi a fondo perduto con i soldi pagati da tutti gli italiani – attraverso l’Imu ma non solo – per coprire operazioni speculative, le anomalie iniziano ad essere un po’ troppe per pensare che si tratti solo di coincidenze. Monti e Bersani abbiano la compiacenza di spiegare ai cittadini errori, responsabilità ed eventuali connivenze.

 

Lo dichiara Massimo Corsaro, esponente e candidato di Fratelli d’Italia intervenendo a Tgcom24.

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