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Tra i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Guido Crosetto c’è pure il consigliere regionale Franco Zaffini. Fu An, poi Pdl, Fli e da ultimo Fare Italia, Zaffini è ora approdato nella nuova formazione che venerdì mattina a Perugia, ospite l’eurodeputato Marco Scurria, si è presentata e ha presentato alcuni di quegli amministratori del territorio umbro che hanno deciso di abbandonare il Pdl. Zaffini va così ad ingrossare il gruppo consiliare a palazzo Cesaroni di Fdi dopo le adesioni di Andrea Lignani Marchesani e Alfredo De Sio. Gente «stanca – ha detto Scurria – di subire le decisioni che vengono dall’alto. Noi ora in molte regioni come questa vogliamo battere il Pdl. Fdi – prosegue – è il Pdl che avremmo sempre voluto, un movimento alternativo al centrosinistra di Bersani, che quando era ministro non ha saputo dare le risposte giuste e pure a Monti. Oggi, dopo il suo governo, stiamo peggio di prima».

Le candidature Inevitabile che uno dei temi del giorno fosse quello delle candidature nelle liste da presentare in vista delle elezioni politiche del 24-25 febbraio. Quelli di Fdi giurano che ancora non sono stati scelti nomi: «Stiamo valutando – risponde Scurria – e l’idea è quella di trovare momenti di partecipazione vera. Di certo non vogliamo fare sembrare queste scelte come un accordo dentro una stanza. In caso fosse così però perdonateci visti i tempi strettissimi». Di tempo per organizzare primarie vere e proprie non ce n’è, ma esse saranno inserite nello statuto per tutti quei ruoli elettivi per i quali non sono previste preferenze. Una sorta di consultazione comunque, come spiega il consigliere comunale di Perugia Emanuele Prisco (presente all’appuntamento insieme ad altri consiglieri pdl come Romizi, Corrado e Castori che potrebbero anch’essi aderire), si farà.

Parole chiave «Merito, partecipazione e democrazia» sono le parole chiave che il movimento indica per «rifondare il centrodestra. Parleremo di valori – ha detto Lignani -, di principi e di ricette economiche. La nostra non è una battaglia di conservazione e non siamo contro nessuno, ma i voti ce li cercheremo uno a uno». Secondo Zaffini «il seme che si sta piantando con Fratelli d’Italia – ha detto – potrà dare frutti importanti al centrodestra. Si sta costruendo un partito che potrà contenere le aspettative di tanti cittadini, oggi disorientati dal centrodestra. Da sempre ho lavorato per l’alternanza politica in Umbria. Auspico che questa avventura possa determinare un diverso peso dell’opposizione all’interno di questo Consiglio regionale, con l’obiettivo di diventare, a breve, maggioranza».

Rubare voti al Pdl Insomma, l’orizzonte politico è anche quello delle regionali del 2015: «Questo movimento – ha detto De Sio – non è un Pdl camuffato, ma vuol essere il suo principale competitore. Ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo creduto nel Pdl ma ora ci sono tantissimi elettori che non si riconoscono più nella schizofrenia mostrata dal partito nelle ultime settimane. Non fare le primarie è stato un peccato, avrebbero corroborato il Pdl». La sfida ora sarà proprio quella di rubare voti al Pdl con il quale, in consiglio regionale, ci si dovrà confrontare: «Avvieremo con loro – dice Lignani – un dialogo e una riflessione. I passi successivi si faranno in base al tipo di confronto che ci sarà».

Chi c’era In sala, tra gli altri, c’erano Marco Squarta, i consiglieri provinciali di Terni Pietro Valentini e Francesco Tiberi, Manuela Beltrami da Narni, Andrea Nunzi da Amelia, Federico Ricci, Mauro Buratta da Parrano, Laura Miscetti, Stefano Muzi da Ficulle, Emanuele Lancellotti e Marco Cesaro da Foligno, Claudio Ranchiccio da Todi, Riccardini da Gubbio e i consiglieri Livieri e Santoni da Bastia Umbra. «E questo – promettono – è solo l’inizio».

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