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In Toscana continua la raccolta firme per chiedere le dimissioni da senatore a vita di Mario Monti. Oggi è stata la volta di Scandicci, dove Fratelli d’Italia ha allestito un gazebo nella piazza del mercato centrale. Per l’occasione, il consigliere regionale del neogruppo FDI in Regione Toscana, Paolo Marcheschi, insieme al gruppo di giovani sostenitori della causa (consiglieri comunali e consiglieri di quartiere) hanno preparato una calza per il Professore .

“Una calza, ma con solo carbone per Monti – ironizza il consigliere regionale Marcheschi presente al gazebo di Scandicci – sono certo molti italiani la pensano così. Con Monti,infatti,  siamo tutti un po’ meno buoni e molto più poveri. Almeno 400 i cittadini che anche stamattina hanno firmato per le sue dimissioni. Queste sarebbero un bel regalo per gli italiani.

Prima di candidarsi a premier del Paese, infatti, il Professore avrebbe dovuto dare un segnale di serietà e coerenza, rinunciando alla comoda – ma soprattutto sicura – poltrona di senatore a vita. La volontà di Monti di non rinunciare alla carica di senatore a vita dimostra chiaramente che per il Professore l’impegno in politica parte dalla difesa dei privilegi e delle rendite di posizione, piuttosto che dalla capacità di mettersi al servizio del popolo e di sottoporsi al suo giudizio. Se vuole davvero essere credibile agli occhi degli italiani, rinunci alla poltrona e scenda tra la gente. L’iniziativa di questa mattina anche a Scandicci, è stata l’occasione per ribadire che Fratelli d’Italia farà parte della coalizione di centrodestra insieme al PdL per battere la sinistra di Bersani e Vendola, ma con la volontà di esprimere un candidato premier diverso da Silvio Berlusconi, nel segno del rinnovamento. Nessuno mette in dubbio il ruolo di leader della coalizione in capo a Berlusconi ma chiediamo al PdL di ripensare al candidato premier per favorire un salto generazionale e investire sul futuro del centrodestra e dell’Italia intera. Noi proponiamo un candidato energico, giovane, competente e onesto nella persona di Giorgia Meloni”.

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